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NewsLetter

Paradossi virali - di Adriano Todaro

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 Arci resistenza virale image003CO Adriano Todaro *  Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'ultimo contributo di  Adriano Todaro ...  

    Riflessioni e considerazioni tutte da leggere 

  

"Paradossi virali" CO Adriano paradossi

  • Inizio un’altra settimana ai “domiciliari”. Un amico mi telefona e mi dà la triste notizia che è morto un nostro comune amico. 
  • Ci eravamo persi di vista perché nella vita si fanno scelte che spesso cambiano anche i rapporti. Lui era andato ad abitare in provincia di Bergamo e da anni non ci vedevamo più. Aveva 82 anni: Coronavirus. Vabbè tanto era vecchio direbbero le statistiche, oggi. Era ammalato da una sola settimana. In ospedale non ci è mai arrivato; non c’era posto. Bertolaso, invece, il posto l’ha trovato subito ed è stato ricoverato “in via precauzionale”.
  • * Gli italiani, pur se chiusi in casa, continuano in modo compulsivo ad interessarsi del tempo climatico. Sembra una contraddizione e forse lo è. Secondo il sito Meteo.it nel mese di marzo, rispetto a quello del 2019, c’è stato un aumento di lettura di notizie con previsioni a lungo periodo del 54%. E sempre le prime tre settimane di marzo hanno visto un raddoppio di fruizione rispetto alle prime tre di febbraio. Le ricerche degli italiani, notano gli esperti del noto sito meteo, sono tutte di medio o lungo periodo. Insomma, si punta tutto sull’estate. Speriamo.
  • * Ho letto una dichiarazione di non so quale personaggio che le strade, in questo periodo, assomigliano ai quadri metafisici di De Chirico. Non sono un esperto. Bisognerebbe chiedere agli amici della Lap. Certo è che colpisce moltissimo il silenzio di queste ore del giorno. Non si sentono le grida festose dei bambini, gli schiamazzi allegri nell’attraversare un parco. Poche le persone in giro. Poche e silenziose. In una situazione come questa, fa specie come i “tutori dell’ordine” interpretino le giuste restrizioni governative. In Piemonte, 102 euro di multa ad un uomo che era andato a fare la spesa. I tutori dell’ordine hanno voluto guardare dentro la borsa e, scandalo, hanno trovato “tre bottiglie di vino e un pacco di pasta”. Il tutto aggravato che quel signore era in bicicletta: ciò lo avrebbe esposto al rischio di incidenti andando così ad intasare il pronto soccorso. In provincia di Reggio Calabria, un signore è stato multato perché, oltre al supermercato, andava anche in edicola ad acquistare il quotidiano. L’agente ha ritenuto che “il giornale non è indispensabile”, il supermercato sì. Non so nulla delle piazze metafisiche di De Chirico ma è indubbio che siamo bizantini: ognuno interpreta la legge come vuole. Certo è difficile districarsi con 7 decreti legge, 8 decreti del Consiglio dei ministri, 19 ordinanze della Protezione civile più le ordinanze regionali e comunali. Allora bisogna usare il buon senso: se tengo aperte le edicole non posso poi multare coloro che le utilizzano; se tengo aperti i supermercati, poi decido io cosa acquistare. Non il poliziotto urbano.
  • CO Adriano paradossi bis* C’è in atto una guerra? No. Quando c’era la guerra era peggio. Ma va! Quelli sì che erano momenti duri. Insomma, come sempre, ci si divide. Da sempre. Coppi o Bartali? Milan o Inter? Dc o Pci? E via di questo passo. Faccio parte di una generazione che è nata in tempo di guerra ma, appunto, perché molto piccolo, di quel periodo, non ricordo quasi nulla. Quelli che l’hanno vissuta si dividono ulteriormente. Ci sono quelli che sottolineano la paura dei bombardamenti, le distruzioni ecc. e coloro che affermano che sì era dura ma dopo i bombardamenti si poteva uscire. Ora, invece, si resta a casa. I filmati dell’epoca ci fanno vedere le lunghe code davanti ai negozi per acquistare qualcosa di commestibile. Sono andato a fare la spesa alla Coop di Desio (peraltro molto vicino a casa mia) e in coda ci sono restato 45 minuti. Certo, non avrei mai pensato, in tempo di pace, fare 45 minuti di coda per acquistare generi alimentari.
  • * In realtà una guerra sembra proprio che ci sia. Contro il Coronavirus? Macché. Sono 23 mila i militari Nato impegnati in Europa nelle esercitazioni di “Europa Defender”. Secondo Trump l’operazione vuole dimostrare la capacità della Nato di contrastare potenziali attacchi dalla Russia. L’Italia ha annullato, per fortuna, la sua partecipazione e ha preferito impegnare il proprio esercito nella gestione della crisi epidemica. Però in Italia la fabbricazione degli ordigni di morte va alla grande. Si continua a lavorare per gli inutili F35 che costeranno alle nostre tasche 805 milioni di euro solo nel 2020. A proposito! I fondi che servono all’Oms per affrontare l’emergenza virus sono 623 milioni di euro. Neppure la metà sono stati versati dai vari Paesi (la Ue ne ha versati solo 33). In questo modo i “potenziali attacchi” da parte della Russia saranno contrastati ma il Coronavirus no.
  • * Per ultimo vorrei soffermarmi sulla preghiera (L’eterno riposo) recitata in Tv da due grandi dell’avanspettacolo: Barbara D’Urso e Matteo Salvini. La signora D’Urso ha affermato che “Tutte le sere faccio il rosario”. La risposta di Salvini è stata: “Siamo in due, Barbara”. Terribilmente trash. L’ostentazione del proprio credo non ha nulla a che vedere con la religione. E poi signora Barbara come si fa a fare il rosario? Semmai il rosario lo si recita. E poi ve lo immaginate Salvini che tutte le sere prima di dare la buonanotte alla Verdina si mette a recitare il rosario? Passando a cose più serie vi annuncio che, per nostra fortuna, c’è un nuovo scienziato che lotta contro il Coronavirus. Si tratta del virologo Flavio Briatore che ha dispensato il suo verbo da La7. E così abbiamo appreso che “Conte e Speranza hanno commesso tre reati” mentre “Trump ha salvato l’America in 10 giorni”. Forse sarebbe stato meglio averlo invitato a parlare dei suoi guai con il fisco magari cominciando dal settembre 2009 quando era stato condannato dai tribunali di Bergamo e Milano ed era fuggito nelle Isole Vergini e rientrato in Italia solo grazie ad una amnistia. La7 è di proprietà di Urbano Cairo padrone anche del Corriere. La7 è in perdita così come il Corriere e altri giornali del gruppo. E cosa ti fa Cairo? Pensa di sbattere fuori dalla produzione 200 persone. Le aziende vanno male ma i dividendi no. Ai soci Rcs (Pirelli, UnipolSai, Mediobanca, Della Valle ed altri) verranno versati 15,65 milioni di euro. A Cairo andranno 2,7 milioni. Anche in tempo di Coronavirus gli affari sono affari e, come risaputo, "È la stampa, bellezza, e tu non ci puoi fare niente".

Adriano Todaro

Ultimo aggiornamento ( Sabato 04 Aprile 2020 18:21 )  
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