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NewsLetter

diario - Sandro Tettamanti

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            CO sandro tettamanti 
  
Sandro
Tettamanti 
 
 
 
 
ricevuta
26/03/2020
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
UN CAFFE’ DOLCEAMARO
 
Andrea è un mio cliente che ha un negozio di souvenir in Piazza Duomo a Milano.
Il 10 marzo scorso ero da lui per il solito incontro mensile,…ciao Andrea, come va, cosa ti serve, ho un nuovo prodotto da proporti, oggi il tempo è bello, il Milan di Ibra, la Juve, Dybala che forte, e… bla bla bla.
Tutta questa pantomima, per arrivare alla consueta frase di rito finale,…ci facciamo un cafferino? Perchè no?
Ci rechiamo quindi al solito bar situato al fianco del negozio.
Da qualche giorno era in vigore il divieto di consumo al banco, e quindi per berlo, il caffè, abbiamo dovuto sederci al tavolino fuori sul marciapiedi.
La posizione era senza dubbio speciale, da lì infatti come si vede nella foto, si poteva godere di una visuale privilegiata sull’intera Piazza Duomo.
Appena seduti però ci siamo accorti che c’era qualcosa di strano, di diverso,.. un silenzio ovattato in un atmosfera irreale.
Quasi ci fossimo accordati, ci siamo guardati in faccia per avere la conferma di una sensazione strana che provavamo entrambi.
Sembrava di essere all’interno di una bolla di sapone, tutto appariva irreale, anche il gentil cameriere sembrava lontano mentre ci porgeva le tazzine, e le sue parole giungevano in sordina.
Ma cosa succede? E’ tutto così strano, disse Andrea.
E’ vero, risposi, non so cosa sta succedendo, ma mi sembra di essere diventato un attore all’interno di un film muto.
Dov’è la solita Milano, la Milano che corre, dove sono i rumori, il traffico, il caos, le code,.. ma soprattutto, dov’è la gente.
Dove sono le persone, dov’è finita l’anima della città che conosciamo?
Purtroppo non siamo stati in grado di dare una risposta, sarebbe stato troppo facile trovarla, abbiamo preferito assaporare quel momento magico e forse irripetibile senza parlare.
CO sandro t duomo tazzinaProbabilmente entrambi pensavamo che un caffè così, valeva proprio la pena di gustarselo in silenzio.
Perchè un caffè così, un CAFFE’ DOLCE E CONTEMPORANEAMENTE AMARO non lo avremmo mai più provato!!!  
Ecco, amici dell’ Arci, questo è il momento magico che volevo condividere con voi.
Un piccolo contributo per sdrammatizzare il clima di questi giorni dove tutto sembra buio.
Una modesta riflessione che mi porta a dire che… certo, ha ragione Murakami... quando tutto sarà finito, noi non saremo più gli stessi.
E di sicuro neanche il caffè di Piazza Duomo avrà lo stesso gusto, lo stesso sapore, la stessa intensa magia di quel giorno.

 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento ( Lunedì 30 Marzo 2020 15:30 )  
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