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CORSO di Mixer e English Country Dance

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Mixer e English Country Dance

Sei serate, il Venerdi dalle ore 21.00 alle 22,45 con Cristina Colombo e Aldo Ferrari.

dal 24 Gennaio - per iscrizioni e info inviare email a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. o messaggi w.app  3392516814

corso english country dance arci nova 2020

(il Corso si terrà se si raggiungerà il numero minimo previsto)      facebook...EVENTO ...  

“La maniera di danzare degli inglesi è molto gradevole. Cominciano ordinatamente il loro ballo con dei minuetti e poi arriva il momento della country dance.

Si dispongono su due linee, quindici o venti cavalieri con le rispettive dame e ... CONTINUA ...

La Country Dance  inizia a diffondersi con ogni probabilità in Inghilterra, a partire dalla fine del XVI secolo ... CONTINUA ...

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“La maniera di danzare degli inglesi è molto gradevole. Cominciano ordinatamente il loro ballo con dei minuetti e poi arriva il momento della country dance.

Si dispongono su due linee, quindici o venti cavalieri con le rispettive dame e possono essere in numero ancora maggiore se la sala è sufficientemente ampia…. e,

senza la minima confusione, girano, saltano, si incrociano in mille modi.

Le melodie sono di una vivacità che commuove l’anima…e le donne sono le più intrepide danzatrici che io abbia mai visto nel corso della mia vita…. “

Liberamente tratto dalle Memorie dell’Abbé Prévost

 

La Country Dance  inizia a diffondersi con ogni probabilità in Inghilterra, a partire dalla fine del XVI secolo, alla corte di Elisabetta I.

Praticata con il medesimo piacere dalle differenti categorie sociali, influenzerà nel corso del XVII e XVIII secolo la danza in Europa, e, contemporaneamente, ne assimilerà le differenti modalità, arricchendo il patrimonio coreografico originario.

Danza sociale per eccellenza, riconosce in sé la coppia e la relazione tra partner, sperimentando il dispositivo della longway, del cerchio, della square.

Rappresenta prima di tutto una forma di divertimento sociale; i tragitti che portano all’incontro tra i danzatori, costituiscono l’essenza stessa della danza: la Country dance è relazione.

L’English Dancing Master, la cui prima edizione pubblicata da John Playford risale al 1651 e costituisce il riferimento primo per la conoscenza e l’interpretazione del repertorio.

I Mixer  costituiscono una categoria particolare della Country Dance e ne sono anche la forma più recente.

La caratteristica che li accomuna, indipendentemente dal nome assegnato ad ogni singola formazione - Big Circle, Big Set, Sicilian Circle o altro - è l’utilizzo costante del dispositivo del cerchio che colloca i danzatori nello spazio.

I Mixer provengono principalmente dalle isole britanniche, dagli Stati Uniti e dal Quebec e si danzano comunemente su arie di jig o di reel, con eccezione per coreografie che prevedono una melodia propria.

Cristina Colombo  

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  CRISTINA COLOMBO

Nel 1982 si avvicina alla danza tradizionale. Frequenta stages in Italia e in Francia presso le associazioni Rocarocolo di Parigi e La Chanterelle di Lione.

Dal 1989 lavora con Naik Raviart, professore della Royal Scottish Country Dances Society e con Yvon Guilcher, professore di Highland al British Institute.

Dal 1990 frequenta annualmente gli stages dell’Atelier de la Danse Populaire di Parigi, lavora sulle Barndances e sull’English Dancing Master e studia con gli allievi di Miss Pledge, collaboratrice di Cecil Sharp. Approfondisce lo studio e la pratica delle Country dance composée inglesi e scozzesi.

Nel 1992 è ammessa ai corsi riservati ai professori dell’ADP e lavora in particolare sui repertori francese, svedese, basco e irlandese.

Partecipa a spettacoli di country dance e storia della danza con il gruppo Black Velvet Dance Band e con il Florilegio Ensemble per rappresentazioni di musica e danza rinascimentali, tratte dall’Orchesographie di Thoinot Arbeau.

Per quanto riguarda i repertori italiani frequenta corsi tenuti da Massimo Zacchi e Dina Staro (Balli stacchi e liscio dell’Appennino bolognese), Stefano Valla e Annalisa Scarsellini (repertorio delle quattro province), Totore Chessa (danze sarde), Jan Pèire De Bousquier, Silvio Peron e Marisa Dogliotti (danze occitane).

Dal 1993 è membro dell’ADP e nel 2001 entra a far parte del Collegio degli Istruttori.

Nel 1998 vince in Francia il Concorso di Bourrée d’Auvergne, danza tradizionale del Massiccio Centrale. Insegna danza francese, inglese, scozzese, svedese e italiana per diverse Associazioni, Istituti culturali e Scuole di danza. Tiene stage di danza italiana e country dance inglesi in Germania e in Francia. E’istruttore per l’ADP durante gli stage residenziali organizzati dall’Associazione.

L’Atelier de la Danse Populaire raccoglie ricercatori, danzatori e musicisti che, dopo molti anni di collaborazione, hanno deciso nel 1981 di dare un supporto associativo al loro operare. L’A.D.P. si occupa della ricerca e della pratica della danza popolare e tradizionale e della danza storica, attraverso un insegnamento teorico - conferenze e corsi di studio anche presso l’Università di Parigi e di Brest - e pratico, con atelier, stage e week-end di danza in Francia e all’estero.

www.adp-danse.com

 

 

Ultimo aggiornamento ( Domenica 05 Gennaio 2020 16:38 )  
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