Carissimo Amico,a
... la neve ed il silenzio di queste ore aiutano a ricordare una persona per noi speciale,
scomparsa prematuramente ormai cinque anni fa ...sono quelle persone che a ricordarle ... ti fa bene! Ciao Enrico ... vi riproponiamo il ns. articolo di ricordo (di Giancarlo Don).
...http://www.arcinova.it/chi-siamo/enrico-rossi.html ...
*** Grazie ancora a tutti coloro che hanno partecipato e animato il nostro ArciCarnevale in piazza,
tutte le foto (per ora), le trovate in "Feisssbukk" http://www.facebook.com/arcinova.latino
http://www.myspace.com/triocoltrimendutomorelli
Gabriele Coltri | cornamuse e flauti diritti Tiziano Menduto | fisarmonica, flauto armonico e voce Alberto Morelli | piffero, salterio ad arco, sanza, bendir, darabuka, voce
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Domenica 17 Febbraio ore 15.30 al Circolo
pomeriggio a ballo con:
COLTRI - MENDUTO - MORELLI 
Un trio da sempre interessato alla musica di tradizione popolare, i cui sviluppi si muovono con leggerezza oltre i confini del genere "tradizionale" con ludiche incursioni in ambiti apparentemente lontani.
VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=kH6GUnNbJFE
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... i nostri appuntamenti periodici con le musiche e i balli della tradizione popolare di tutto il mondo ...
Ingresso : 5 €uro (con tessera ARCI)
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Trio Coltri-Menduto-Morelli, propone un progetto musicale d’incontro tra il repertorio tradizionale di un oboe popolare del nord Italia (piffero) e le sonorità delle cornamuse del centro Francia (musette e cabrette). Quest’affascinante e imprevedibile incontro è mediato dalle sonorità della fisarmonica, uno strumento ad ancia libera che nel ‘900, migrando tra le culture, è progressivamente diventato per piffero e cornamusa loro insostituibile compagno di avventure musicali
Arci Nova Latino
inizio: Giovedì 14 Febbraio (carissimi innamorati ... regalatevi un Corso insieme!)
- Lezione di prova gratuita
- Durata: trimestrale (12 lezioni)
http://latino.arcinova.it/component/content/article/34-avvisi/207-nuovo-corso-principianti.html
http://www.comune.novamilanese.mb.it/Novita/Iniziativa-della-Libera-Accademia-di-Pittura
La cultura non si mangia. Ma ci nutre
Ci sono notizie che meriterebbero più attenzione di poche righe sui giornali. Come quella sul calo delle immatricolazioni nelle università, che in Italia si sono ridotte del 15% in otto anni. Un dato significativo di quanto il nostro paese si stia impoverendo culturalmente e di come si sia fermato il suo ascensore sociale. D'altronde la cultura è un tema rimosso in questa campagna elettorale, mentre dovrebbe essere una delle priorità su cui intervenire. Per troppi anni si è disinvestito su scuola e università, si è favorito la frammentazione delle conoscenze e mortificato gli strumenti del sapere critico, si è sposato l'idea della formazione come strumento di competizione economica più che di crescita umana e civile, si sono ignorati i rischi del divario digitale. L'invadenza di modelli commerciali poveri di valori e significati ha fatto il resto. Troppi cittadini vivono una condizione di subalternità culturale che li spinge nella marginalità sociale. Tanto più in una fase di crisi, le persone hanno bisogno di strumenti per sapere e capire, coltivare capacità critiche e competenze di cittadinanza. Dove ci sono più opportunità culturali migliorano qualità di vita e relazioni sociali. Investire nella cultura diffusa e nell'educazione permanente, contrastare il nuovo analfabetismo, favorire l’accesso ai consumi culturali alla portata di tutti e in tutte le fasi della vita, qualificare l'offerta culturale nelle periferie e nei piccoli centri con l'apertura di biblioteche, cinema, teatri, spazi musicali: tutto questo non è un costo, ma un investimento nel capitale umano del paese. La cultura è una scelta strategica per lo sviluppo. L'industria culturale in Italia occupa un milione e mezzo di addetti e produce il 5% del pil, il nostro patrimonio artistico e paesaggistico offre enormi possibilità di nuova occupazione. È insensato che nel dibattito sulla crescita manchi ogni riferimento agli incentivi per le attività produttive legate alla cultura o alle politiche di sostegno all'associazionismo culturale, migliaia di esperienze che contribuiscono a qualificare le opportunità dei territori con offerte diversificate in cui ciascuno può trovare stimoli per la propria crescita personale e sociale. Veniamo da anni bui, in cui si è sostenuto che «con la cultura non si mangia». Bene, dobbiamo far capire a tutti che invece la cultura produce sviluppo e buona occupazione, e soprattutto nutre le menti e i cuori di cittadini più maturi e consapevoli.
Paolo Beni
** Un'Agenda per costruire disarmo e pace nella prossima lesgislatura http://www.arci.it/speciale/iniziative/unagenda_per_costruire_disarmo_e_pace_nella_prossima_lesgislatura/index.html
*** Serve una svolta. Per questo votiamo per il centro-sinistra. Le richieste dell’Arci al futuro governo http://www.arci.it/speciale/iniziative/serve_una_svolta_per_questo_votiamo_per_il_centro-sinistra_le_richieste_dellarci_al_futuro_governo_1/index.html
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