Stiamo uniti e restiamo in contatto.
Queste sono le parole che chiudevano i nostri messaggi “ufficiali” che comunicavano le misure sempre più stringenti adottate per far fronte all’emergenza Coronavirus.
L’ultimo messaggio è datato 7 marzo. Una settimana fa. Pare una eternità.
I gruppi whatsapp di amici, insegnanti, allievi in questi giorni hanno tenuto le fila di un contatto più che mai necessario per comunicare, per condividere informazioni,
idee su come trascorrere il tempo infinito delle nostre giornate. Ci sarebbe piaciuto che tutti, allo stesso orario, ci ifossimo incontrati per un momento, ovviamente virtuale, di condivisione.
Era difficile individuare quando e come incontrarci. Poi nel pomeriggio domenicale ecco lanciata l'idea di unirci tutti alzando insieme i calici:
"... Non importa cosa contengono. Va bene anche un succo di frutta, acqua, qualsiasi cosa. L’importante è farlo insieme per tenere fede al nostro impegno di restare in contatto. Ognuno darà a questo gesto il significato che vorrà. Non possiamo né vogliamo dimenticare chi non c è più e chi sta lottando contro il virus. I malati e coloro che li curano.
Tutti coloro che si stanno prodigando per farci uscire da questo incubo. Noi oggi vogliamo farlo insieme. E insieme vogliamo guardare al futuro con speranza.
Siamo una comunità e lo dimostriamo al meglio nei momenti di difficoltà. Ne usciremo."
... Grazie, grazie a tutti per aver condiviso questo momento.
In questi giorni i sentimenti sono spesso in altalena, su e giù. Vedere i vostri volti è stato emozionante. Il nostro morale ha virato decisamente verso l’altro.
Speriamo che lo stesso sia accaduto anche a voi È stato bello ritrovarsi, sapere che ci siamo e che siamo tutti accomunati dallo stesso desiderio.
Farcela. Presto!
#andratuttobene #iorestoacasa #restiamoumani #uniticelafaremo #distantimauniti,