Acqua bene comune REFERENDUM

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Referendum_manifesto

Venerdì 13 Maggio in "FIERA NOVA" VOLANTINAGGIO PRO REFERENDUM ... (leggi)

Referendum-silenzio_Rai referendum_12_13_giugno
Basta fare finta!
Non basta più indignarsi o firmare le petizioni su “Facebook”
Ognuno di noi deve convincere il proprio amico, vicino, parente … BISOGNA ANDARE A VOTARE e dobbiamo essere almeno in 25 MILIONI
Inneggiano al “Popolo”, ma hanno paura dell’opinione dei cittadini, non ne vogliono parlare (vedi il vergognoso silenzio dei “Media” …  e ci faranno spendere 300 milioni di €uro in più per non accorpare il voto referendario alle amministrative …
IL 12 e 13 GIUGNO TUTTI A VOTARE!!!

 

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Dopo il nucleare tocca all'acqua. Il governo teme il voto e tenta di scippare i referendum ... (leggi)

La verità è che il "nano sultano", non sopporta qualsiasi espressione di democrazia diretta, per sopravvivere deve mortificare anche la partecipazione popolare. La difesa dei referendum diventa quindi più che mai una questione di democrazia.

 

03.03.2011 - Il governo ha paura del voto degli italiani. Il ministro Maroni vuole far votare i referendum il 12 giugno per evitare il quorum ...(arci.it)

APPELLO AL GOVERNO
REFERENDUM ACQUA: ACCORPAMENTO CON LE AMMINISTRATIVE


 

Chi ha posto la propria firma lo ha fatto nella convinzione che la battaglia per l'acqua pubblica sia prima di tutto una battaglia di civiltà, per la tutela e l'accesso universale ad un bene comune. Concetti incompatibili con ogni forma di privatizzazione e di consegna al mercato di un bene essenziale alla vita.
Ed è una battaglia di democrazia, per dare a tutte e tutti il diritto di decidere su ciò che a tutti appartiene.
I due referendum rappresentano una seria minaccia per chi vuole ricavare facili profitti dall'acqua: non mancano le pressioni dei poteri forti dell'economia e della politica istituzionale, per questo si accelerano le privatizzazioni nei territori, mentre si pensa di rimandare i referendum all'ultima data possibile, il 12 giugno, sperando che vinca l'astensionismo.
Noi non ci stiamo.
Pensiamo che l'acqua sia un bene essenziale, da gestire in forma pubblica e partecipata dalle comunità locali.
Pensiamo che i referendum siano uno strumento fondamentale di democrazia e partecipazione.
Pensiamo che, nel pieno della crisi economica, sia ingiustificabile sperperare i soldi dei cittadini.
Per questo chiediamo al Governo e alle forze politiche e istituzionali l'accorpamento della data del referendum con quella delle prossime elezioni amministrative.
Rispettando la sovranità popolare, risparmiando denaro pubblico ed evitando l'assurdità di ritrovarsi alle urne per